Piscina 50 m

É forse il nuoto la causa dei conti in rosso di A.S.I.S.?

Comunicato Stampa in risposta all'articolo apparso sul quotidiano Corriere del Trentino in data 11 luglio 2017 (in allegato riportiamo il testo).

Apprendiamo con stupore le affermazioni direttore di A.S.I.S. apparse sul quotidiano Corriere del Trentino di oggi.
Stando a quanto dichiarato da Luciano Travaglia, infatti, se le piscine di Trento sono in “rosso” la colpa ricade sulle gare di nuoto!!!
Ma ragionando bene bene, qual è lo stretto nesso causale tra quelle critiche avanzate dal Comune di Trento sulle poche sponsorizzazioni a cui fa riferimento la giornalista e l’attività agonistica della nostra Federazione Sportiva???

Si fa presente che il Comitato della F.I.N. Regionale ha, proprio su richiesta del direttore Travaglia, riorganizzato il calendario delle gare estive in base alle esigenze di A.S.I.S., spostando le competizioni già fissate al sabato mattina e liberando così molte domeniche.
Altre gare sono state collocate, invece, alla piscina di Rovereto, Merano e Bolzano.
Nel caso di competizioni alla piscina Fogazzaro, inoltre, l’accesso al pubblico non viene impedito totalmente – così come accade durante una partita di calcio o di pallavolo – perché ci sono molte altre vasche a disposizione dei bagnanti.
Infine, la durata delle gare di nuoto, in media, si attesta sulle 3-4 ore inclusa la fase di riscaldamento, ma con prevalenza al mattino o nel tardo pomeriggio.

Intanto, il Palazzetto dello Sport – che da solo ha un conto in rosso di 400 mila euro all’anno - risulta “blindato”, ovvero ad uso esclusivo delle squadre di serie A di basket e di volley. Non ci sono eventi, non ci sono manifestazioni, non ci sono concerti, non è luogo accessibile al pubblico, non si può organizzare nient’altro.
Un passivo che, sommato alla voce di tutte le altre palestre e campi da calcio – anch’essi impediti ad una frequentazione da parte del pubblico - sale ad un disavanzo di due milioni e 600 mila euro. Esattamente il doppio delle piscine.

È forse il NUOTO, quindi, la causa dei conti in rosso di A.S.I.S.? Vero è che la Federazione Nuoto in Trentino raccoglie negli anni un sempre maggior numero di tesserati – attualmente più di 12.000 su tutta la provincia - e questa risulta tra le discipline più praticate in rapporto alla popolazione. Difficile credere, però, ad un ruolo così DETERMINANTE sul bilancio delle casse dell’Ente che gestisce gli impianti sportivi della città.

Sembra quasi che per il direttore Travaglia la Federazione di Nuoto sia un CAPRO ESPIATORIO bello e buono. Facile da chiamare in causa, soprattutto in seguito alle lamentele che ci sono state a bordo vasca in merito all’eccessiva temperatura dell’acqua durante le competizioni di domenica 9 luglio.

Non è che forse la gestione manageriale di A.S.I.S. - così come giustamente sottolineato dal Comune di Trento – dovrebbe essere rivista alla luce di criteri più redditizi?
Oppure, più semplicemente, il direttore Travaglia dovrebbe pensarci due volte prima di rilasciare queste dichiarazioni gratuite alla stampa e spendere altrettanto tempo per guardarsi in giro e vedere come vengono gestiti – e quanto sono redditizi - molti altri impianti natatori in tutta Italia in stretta collaborazione con le Federazioni e le società sportive.

Le Società di nuoto della città e il Comitato Regionale della Federazione Italiana Nuoto.

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