Le novanta candeline della Rari Nantes Trento
Novanta sono le candeline. Per intanto solamente virtuali. Così come gli anni che la storica società di nuoto Rari Nantes Trento, festeggia proprio oggi, il 15 maggio 2020.
L’appuntamento, per ora, è solamente rimandato. A tempi migliori, quando si potrà tornare di nuovo liberamente in piscina e l’emergenza Covid permetterà una festa di compleanno come dovrebbe essere. Nell’attesa, un video pubblicato sul canale social del club, ripercorre i tratti salienti di una storica società che, senza dubbio, ha fatto una gran fetta di storia del nuoto trentino.
una foto di gruppo degli atleti (al tempo odierno "merce rara") al Trofeo Malaspina 2019
“Penseremo ai fuochi di artificio, allora, per il centenario” – commenta Luca Moser che da circa due anni ricopre anche il ruolo di presidente, dopo aver preso il testimone dalla storica presidentessa Patrizia Tait. Luca è anche uno dei tanti ex allievi del tecnico Walter Bolognani, da molti anni CT della Nazionale Giovanile di nuoto ed anche Web Communication Manager per LEN (Ligue Europeenne de Natation).
Stella d’oro e d’argento CONI al merito sportivo nel 1981 e centro d’avviamento dello sport. Fu fondata il 15 maggio 1930 da Guido Manazzon, come sezione autonoma di una gloriosa polisportiva locale: la «Unione Ginnastica» risalente addirittura al 1870. La prima sede fu il Caffè degli Specchi in via Manci nel centro storico di Trento. Nel 1943 il Comune affida la piscina di Trento (il “Cock” di via Madruzzo) alla Rari Nantes che nel ’50 la ristruttura omologandola per gare ufficiali e che la gestirà fino all’inizio degli anni Sessanta.
La sede storica acquatica, il “Cock” di via Madruzzo; nella foto una partita di pallanuoto
Una cammino quasi secolare costellato di successi e grandi atleti, e una filosofia che ha permesso di “sfornare” diversi campioni di caratura mondiale. ll nome di oggi più in voga è quello di Arianna Bridi, specialista delle distanze lunghe in acque libere, già campionessa europea della 25km e doppio bronzo mondiale.
Ma gli albori del club hanno visto i successi di Carla Campregher, prima trentina sul podio italiano dei 400 stile libero, primo record italiano e prima Olimpiade ad Helsinki nel 1952.
Gli anni Settanta furono trampolino di lancio per Marcello Guarducci, che replicò l’esperienza olimpica nel 1972 a Monaco e nel 1976 a Montreal (finalista nei 100 e 200 stile libero). Nel 1980 Rinunciò alle Olimpiadi di Mosca a causa del boicottaggio, chiudendo la carriera dopo la partecipazione a quelle di Los Angeles nel 1984.
Gli anni Novanta siglarono il momento della velocità assoluta, con Renè Gusperti, re italiano dei 50 stile libero per oltre dieci anni, che prese parte alle Olimpiadi nel 1992 a Barcellona e nel 1996 ad Atlanta. Senza dimenticare il fratello Andrè Gusperti, specialista nella farfalla, con gli azzurri al Mondiale di Perth nel 1998.
Traguardi che appartengono alla storia, sono anche quelli della campionessa a rana Desiree Ferro (Universiadi 2015) e di Alessandro Pontalti, dorsista, che ha partecipato ai Campionati Europei Juniores di Istanbul nel 2013 (Universiadi 1999).
Oggi, oltre al nuoto, la Rari Nantes Trento, è anche nuoto sincronizzato, e pallanuoto, un’attività cresciuta esponenzialmente nel corso degli ultimi cinque anni, dall’arrivo di Francesco Scannicchio, video analista per il Settebello ed allenatore alla Rari Nantes Trento.
Questa una breve sintesi sportiva. Il resto, dal 1930 ai giorni nostri, lo lasciamo raccontare alla società, alla voce La nostra storia
e all'Albo d'Oro.
“Un compleanno che capita in un momento molto difficile per tutti – spiega il presidente del Comitato Trentino Mario Pontalti – ma proprio per questo mi sento di ricordare quant’è importante credere in un futuro migliore anche per il nostro settore. Alla società Rari Nantes Trento ed a tutta la dirigenza, i Tecnici ed agli Atleti vanno i miei più sentiti auguri di una veloce ripresa. Chiedo a loro, così come a tutte le altre società del nuoto trentino, di non mollare proprio ora che siamo in vista di qualche spiraglio e di resistere. Per quel che ci riguarda in Provincia le vasche all’aperto vedranno presto una apertura pur incrementando le misure di igiene e prevenzione con tutte le norme di sicurezza del caso, e alcuni atleti di interesse nazionale hanno già ripreso gli allenamenti. Siamo comunque tutti in attesa di ulteriori normative sportive per gestire questa fase di convivenza con il Coronavirus, sperando presto di riprendere mano a mano anche tutte le attività. Un regolamento dettagliato a cura della Federazione italiana nuoto, ha anche raccomandato ai gestori degli impianti di esporre pannelli esplicativi nelle strutture con le norme di comportamento da seguire. Andrà sicuramente previsto un sistema di autocontrollo igienico-sanitario più restrittivo rispetto alle attuali norme, peraltro già molto accurate” ed alle Linee Guida della FIN.".